La mia più recente ispirazione creativa può essere definita come "Sincretismo artistico",perchè non rinnega la mia precedente esperienza figurativa,ma la fonde con la più libera espressione di una fantastica visione del mondo,nella ricerca di un'armonia universale.
Scoprire un'Artista di così grande talento come Lilly mi ha permesso di essere inondata di Luce e di Grazia, i tratti caratteristici, secondo me, dei dipinti che ammiro ora per la prima volta. Eleganza del tratto, morbidezza dei colori che ora indulgono, nelle figure femminili, a una delicata sensualità, ora al decoro e alla compostezza della forme negli altri dipinti figurativi, mentre negli altri si coglie la vertigine dell'infinito, dell'immensità, del tempo eterno. Tale è l'emozione che scaturisce ammirando Perla. La bianca sfera (l'anima, l'amore, il pensiero, Dio ?) si pone quale certezza in contrasto con una serie di onde concentriche, che a guisa di trabeazione in un tempio, incidono scalanature nella valva (le cicatrici della vita, la scorza del male, la superficie terrestre?). E comunque s'intravede la fiducia, la speranza, nel declinare delle sfumature che dai toni scuri dei margini, diventano sempre più morbide di tenui rosati fino a giungere alla Luce centrale che rimane ben riposta nella coscienza. Non so se sia questo l'intento della pittrice, ma in ogni modo l'opera rapisce con il suo incanto. Adriana Pedicini
Scoprire un'Artista di così grande talento come Lilly mi ha permesso di essere inondata di Luce e di Grazia, i tratti caratteristici, secondo me, dei dipinti che ammiro ora per la prima volta. Eleganza del tratto, morbidezza dei colori che ora indulgono, nelle figure femminili, a una delicata sensualità, ora al decoro e alla compostezza della forme negli altri dipinti figurativi, mentre negli altri si coglie la vertigine dell'infinito, dell'immensità, del tempo eterno. Tale è l'emozione che scaturisce ammirando Perla. La bianca sfera (l'anima, l'amore, il pensiero, Dio ?) si pone quale certezza in contrasto con una serie di onde concentriche, che a guisa di trabeazione in un tempio, incidono scalanature nella valva (le cicatrici della vita, la scorza del male, la superficie terrestre?). E comunque s'intravede la fiducia, la speranza, nel declinare delle sfumature che dai toni scuri dei margini, diventano sempre più morbide di tenui rosati fino a giungere alla Luce centrale che rimane ben riposta nella coscienza. Non so se sia questo l'intento della pittrice, ma in ogni modo l'opera rapisce con il suo incanto.
RispondiEliminaAdriana Pedicini
Cara Adriana, sei tu che mi hai rapito con il tuo commento! Ti dedico tutto il positivo che vedi nel mio quadro.
EliminaGrazie. Lilly