La mia più recente ispirazione creativa può essere definita come "Sincretismo artistico",perchè non rinnega la mia precedente esperienza figurativa,ma la fonde con la più libera espressione di una fantastica visione del mondo,nella ricerca di un'armonia universale.
Nei lontani anni '70 Pasolini denunciava la scomparsa delle lucciole,dimostrando una sensibilità verso i problemi ambientali,che si sviluppò nella coscienza collettiva soltanto anni dopo.
Il 1° febbraio 1975 il "Corriere della Sera" pubblica il famoso pezzo di P.P.Pasolini.Il vuoto di potere,ovvero l'articolo delle lucciole. Nella sua prosa serrata e vibrante l'intellettuale poeta sintetizzava il senso di un cambiamento epocale avente al centro la società civile italiana........... Lilly Nardi omaggia il poeta in un dipinto che fa rivivere,nella dimensione onirica di cui solo l'arte è capace,quel mondo di cui egli cantava con struggente dolore la fine. Sotto un cielo blu-notte,reso ancora più oscuro dalla nuvolaglia da cui si affaccia il disco argenteo della luna,si erge in primo piano una distesa d'erba e di fiori,che resterebbe invisibile all'occhio,se un danzante pulviscolo luminoso-le lucciole!- non ne facesse scaturire varie sfumature di verde e tenere vibrazioni violette e color malva.Ecco allora la bellezza rivivere per poco,come tributo postumo a un antivedere ridotto brutalmente al silenzio. Sandra Avincola,scrittrice
Nei lontani anni '70 Pasolini denunciava la scomparsa delle lucciole,dimostrando una sensibilità verso i problemi ambientali,che si sviluppò nella coscienza collettiva soltanto anni dopo.
RispondiEliminaIl 1° febbraio 1975 il "Corriere della Sera" pubblica il famoso pezzo di P.P.Pasolini.Il vuoto di potere,ovvero l'articolo delle lucciole. Nella sua prosa serrata e vibrante l'intellettuale poeta sintetizzava il senso di un cambiamento epocale avente al centro la società civile italiana...........
RispondiEliminaLilly Nardi omaggia il poeta in un dipinto che fa rivivere,nella dimensione onirica di cui solo l'arte è capace,quel mondo di cui egli cantava con struggente dolore la fine.
Sotto un cielo blu-notte,reso ancora più oscuro dalla nuvolaglia da cui si affaccia il disco argenteo della luna,si erge in primo piano una distesa d'erba e di fiori,che resterebbe invisibile all'occhio,se un danzante pulviscolo luminoso-le lucciole!- non ne facesse scaturire varie sfumature di verde e tenere vibrazioni violette e color malva.Ecco allora la bellezza rivivere per poco,come tributo postumo a un antivedere ridotto brutalmente al silenzio.
Sandra Avincola,scrittrice